Si chiama ‘Personal Information Protection Law’ ed è una legge che protegge i dati personali dei cinesi e delle aziende che lavorano e collaborano con questo stato che sarà attiva dal prossimo 1 novembre 2021.
Perché ci interessa? La risposta appare banale ma la Cina è il primo paese importatore dell’Italia ed il secondo al mondo e di conseguenza ogni cambiamento legislativo coinvolge anche le aziende che lavorano con questo stato.
Cosa significa dunque questa legge? E perché diventa importante capire i cambiamenti che ci saranno.
C’è da capire che la Cina rispetto al resto del mondo è quello con il più alto tasso di di digitalizzazione del Paese: che si è enormemente accelerato dopo la pandemia che come tutti ha costretto migliaia di milioni di persone a munirsi di internet e dispositivi per poter connettersi. Di conseguenza le piattaforme digitali e l’e-commerce sono diventati i canali preferenziali per raggiungere i consumatori per questo motivo il Governo ha richiesto maggiori tutele riguardo la regolamentazione del traffico dei dati personali all’interno della Repubblica popolare Cinese.
La Cina aveva già promulgato due leggi di tutela dei dati personali, definendo il dato come ‘principale o fondamentale’ poichè esso è inteso come un’informazione che riguarda sempre la sicurezza nazionale ed economica del paese.
La Personal Information Protection Law si applicherà dal 1 novembre 2021 a tutte le società, sia grandi che piccole, che estere o cinesi, a enti, telecomunicazioni, informazione, servizi pubblici e finanziari, energia, cloud compunting, trasporti e big data. Siti internet e ecommerce con più di un milione di visualizzazioni giornaliere.
Una riforma molto importante dove i dati personali saranno maggiormente tutelati e divisi in base alle informazioni che riguardano gli individui. Dati personali e dati sensibili, tra i primi sono compresi tutte le informazioni che riguardano l’identità dell’individuo e la sua riconoscibilità, mentre sono i secondi sono tutte quelle informazioni che possono compromettere i diritti degli utenti in termini di origine etnica, religiosa.
Dove arriva il consenso: attraverso un’azione libera e chiara dell’individuo che può essere negato in qualsiasi momento. Regola anche le informazioni date all’estero, per il quale viene richiesto un consenso separato per tutte le attività che confondono e diffondono i dati personali o li scambiano con altri esercizi commerciali.
Sarà questa una legge che impatterà l’operatività delle imprese e i grandi colossi della tecnologia e le piattaforme digitale. Sia esse straniere che nazionali e che tutelerà il trattamento dei dati personali.