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La dogana: uno, nessuno e centomila

By 5 Novembre 2023No Comments

Durante il mese di ottobre abbiamo assistito a deliranti ed a tratti ironici comportamenti manifesti dei funzionari doganali nazionali che si sono sbizzarriti a richiedere i più disparati documenti a giustificare che il prodotto importato non incorporasse materiale russo tra cui autodichiarazioni dell’importatore e l’obbligatorietà del MTC quando la stessa Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, sede centrale, ha scritto in diverse occasioni, circolari e note sostenendo quali documenti dovevano essere prodotti in assenza del MTC, ma nonostante questo, dogana che vai usanza che trovi.

Quello che è certo è che l’importatore non può, ed a mio avviso non deve, auto-dichiarare l’assenza di materiale Russo ma può e deve esibire la dichiarazione o i contratti con il fornitore che si assume l’onere di attestare l’assenza (o la presenza) di merce sovietica.

Se come abbiamo detto, la Commissione sta facendo del principio di due diligence il cuore pulsante della compliance come può un ufficio territoriale non accettare le prove atte a dimostrare la diligenza applicata dall’importatore stesso?

Se sono proprio gli uffici territoriali a non rispettare quandto scritto dai loro organi gerarchicamente superiori come si può pretendere che le imprese si avvicinino alla Dogana ed all’AEO?

Come si può pensare ad una dogana comunitaria quando in Italia una stessa partita di merce sottoposta a controllo con gli sessi paramenti di rischio viene trattata in maniera diversa e quindi con esiti differenti?

Come è possibile che durane un audit AEO alcuni uffici non considerarono, come è giusto che sia, i parametri safety mentre altri ne fanno un cavallo di battaglia tanto da minacciare una sospensione dell’autorizzazione per un banale incidente sul lavoro?

Come si può parlare di reingegnerizzazione dei processi doganali e poi l’ufficio della digital transformation non risponde agli operatori e non ascolta le aziende?

A 5 giorni della partenza dell’export al momento non è dato sapersi nemmeno se ADM metterà a disposizione le vecchie copie del DAU in qualche formato…

Ma è tutto normale…

Viva l’Italia!

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